FAHRENHEIT 269: MINI GUIDA AL BOICOTTAGGIO “RESPONSABILE”

Quando parliamo di “libertà di espressione” è giusto far rientrare anche personaggi che a vario titolo risultano essere discriminatori verso categorie marginalizzare? Il diritto di parola o di scrivere un libro può essere dato a chiunque mostri intenzioni palesemente xenofobe, razziste, maschiliste, abiliste o speciste?


Viviamo in una società in cui tutto gira attorno al profitto e se questo riesce ad essere estratto da un personaggio violento, da un video che incita all’odio o da un libro “politicamente scorretto” – il marketing ha trovato un sinonimo accattivante per non usare la parola “discriminante” – allora la monetizzazione è possibile in qualsiasi contesto senza guardare in faccia a nessun(è il capitalismo bellezza!).
E allora azioni dirette come il boicottaggio mirato possono essere un modo per far sì che il profitto sia ostacolato o, in casi più fortunati ed efficaci, addirittura fermato.
Ecco qualche consiglio:

1 – Non acquistarlo:
Evitare di acquistare il testo e scoraggiare altre persone a farlo. La mancanza di vendite può influenzare il mercato e diminuire l’interesse nei confronti del libro.

2 – Esprimere dissenso:
Scrivere recensioni negative online o partecipare a discussioni pubbliche/online per esprimere il proprio dissenso riguardo al testo discriminatorio.

3 – Sollecitare la rimozione:
Contattare la libreria o il negozio in cui il testo è venduto e richiedere la rimozione dallo scaffale.

4 – Proteste e manifestazioni:
Organizzare proteste fuori dalla libreria o negozio che vende il testo per attirare l’attenzione.

5 – Lettere aperte:
Scrivere lettere aperte o inviare email indirizzate alla libreria e all’editore, esprimendo preoccupazione riguardo al testo discriminatorio chiedendo spiegazioni.

6 – Promuovere alternative:
Incoraggiare la vendita e la promozione di testi inclusivi e rispettosi delle diverse categorie umane e non umane, favorendo così un cambiamento culturale.

7 – Social media:
Utilizzare il proprio profilo/canale per sensibilizzare riguardo al testo discriminatorio e incoraggiare altri a partecipare al boicottaggio.

8 – Petizioni:
Creare petizioni online per chiedere la rimozione del testo dalla vendita e raccogliere firme di sostegno.

9 – Spazio alla creatività:
Questo punto lo lasciamo aperto alle iniziative personali, una “carta bianca” in cui ognun* sarà liber* di esprimere la propria vena creativa come nascondere il libro, coprirlo con altri testi, inserire volantini o altro materiale informativo tra le pagine, o qualsiasi altra cosa ti venga in mente.