RIFUGI

Prima di segnalare un rifugio vegan/antispecista leggi le linee guida riportate qua in basso. Se i valori corrispondono a quanto letto puoi segnalarcelo a questa mail.

Esistono luoghi dove la resistenza animale trova rifugio, un asilo politico dal dominio specista che permette ad alcuni individui non-umani (sempre troppo pochi) di poter vivere senza subire il peso dello sfruttamento dei corpi, quello smembramento sia fisico sia d’identità che trasforma gli Altri animali in referenti assenti.

Gli animali prigionieri del Sistema oppressivo umano vengono talvolta liberati, altre invece riescono a fuggire, per poi essere ospitati nei rifugi, oasi temporanee (perché l’auspicio è che dopo la Liberazione Animale questi luoghi non avranno più ragione di esistere) dove trascorrere la propria l’esistenza in armonia con gli altri soggetti non-umani e umani. I rifugi (alcuni si definiscono Santuari) sono uno strumento importantissimo, soprattutto per quanti ancora ne sfruttano i corpi, utili a far conoscere maiali, mucche, galline, cavalli, capre etc. ed assistere in prima persona alle emozioni e alle caratteristiche peculiari ed uniche di ogni soggetto vivente.
I Rifugi, a differenza delle famigerate “fattorie didattiche”, non traggono alcun profitto o chiedono prestazioni agli animali non-umani.
Un estratto della “Carta dei Valori” stilata dalla Rete dei Santuari per Animali Libere recita:

“è fondamentale che il santuario sviluppi un suo lato divulgativo, per contribuire così non solo alla salvezza dei soggetti ospitati, ma in parte anche per quelli fuori. L’apertura al pubblico diventa così fondamentale, affinché ogni individuo salvato diventi ambasciatore della propria specie, portavoce dei suoi fratelli e sorelle meno fortunati.
Ogni presa di consapevolezza e ogni scelta responsabile passa sempre dalla conoscenza e non c’è luogo migliore per conoscere un maiale se non davanti a lui, assorbendo le sue emozioni, le sue storie, difficoltà, caratteristiche ed esigenze. Al contrario, dall’ignoranza si può arrivare molto facilmente ad avere paura e di conseguenza a discriminare il diverso.”


L’invito dunque è quello di visitare i Rifugi e sostenerli attraverso donazioni (o le iniziative organizzate al loro interno) così da poter garantire una buona vita a quanti, sfuggiti o fuggiti, hanno passato un periodo di abusi e violenza nell’inferno specista.


I rifugi possono essere supportati anche grazie alla tua donazione, ogni somma può fare la differenza, si va dal supporto sporadico a quello periodico o con iniziative tra cui l’adozione a distanza di animali non-umani.
Ci sono anche diversi siti con cui poter contribuire aiutando effettivamente queste realtà:

Teaming è uno strumento online per raccogliere fondi per cause sociali attraverso micro donazioni di 1€ al mese. La filosofia di Teaming si basa sull’idea che con 1€ al mese, noi da soli non possiamo fare molto però se ci uniamo, possiamo realizzare grandi progetti. Sul sito trovi numerosi rifugi italiani, basta cercarli nel campo apposito. Vai al sito.


Questa app consente di donare 1 dollaro ad associazioni per ogni prodotto vegano recensito. Il funzionamento è semplice: carichi la foto del prodotto veg acquistato (non valgono foto fatte agli scaffali nei supermercati) o del pasto che stai per mangiare, scatta una foto, la carichi e fai una recensione. A quel punto potrai donare la somma a chi vuoi. Puoi scaricare l’app qui.


La Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia: http://www.animaliliberi.org/site/ è un’aggregazione di progetti che si riconoscono essere molto vicini nel loro percorso e che hanno come obiettivo comune quello di contribuire ad un miglioramento dell’attuale relazione tra noi animali umani e tutti gli altri.