SPUNTINI

Questa sezione nasce con l’intento di dare piccoli “spunti” sull’antispecismo e sull’ideologia del dominio umano, insinuata nella nostra società attraverso centinaia di sfumature fino a rendersi invisibile ad un occhio poco attento (e accondiscendente verso pratiche di oppressione istituzionalizzate). Questi “spuntini” non pretendono di dare lezioni su comportamenti da adottare o strade da seguire, rimandano all’analogia sul cibo (tanto in voga in ambiente veg mainstream) per “stuzzicare l’appetito” che si spera verrà poi saziato nella apposita sezione delle letture. Insomma vogliamo imbandire una tavola che in via teorica possa incuriosire e portarti ad un approfondimento degli argomenti trattati.

Il profitto sugli animali

PSA: Il Profitto Sugli Animali

L’idea che qualcuno abbia intenzionalmente occultato un focolaio di PSA, per proteggere il proprio profitto, è sconcertante, ma purtroppo non sorprendente.

COME CARNE DA MACELLO?

A chi utilizza l’hashtag #iononsonocarne vorremmo ricordare che nemmeno quella che voi chiamate “carne” vorrebbe diventarlo.

NON CANI, MA UOMINI ADDESTRATI ALLA CULTURA DELLO STUPR*

“La carne è carne”, ha affermato uno dei ragazzi che ha commesso l’ultimo stupro di gruppo di cui i media stanno parlando in questi giorni. “Mi sono schifato, ma la carne è carne”. Per loro la vittima prescelta non era una donna, ma carne da consumare e di cui gettare ciò che ne sarebbe rimasto in seguito.

FAHRENHEIT 269: MINI GUIDA AL BOICOTTAGGIO “RESPONSABILE”

Quando parliamo di “libertà di espressione” è giusto far rientrare anche personaggi che a vario titolo risultano essere discriminatori verso categorie marginalizzare? Il diritto di parola o di scrivere un libro può essere dato a chiunque mostri intenzioni palesemente xenofobe, razziste, maschiliste, abiliste o speciste?

vecchio giornale con in copertina un maiale e il titolo Perché vegano deve sempre fare rima con sano?

PERCHÉ VEGANO DEVE SEMPRE FARE RIMA CON SANO?

Questa riflessione cerca di mettere in luce quanto sia problematico ed escludente portare avanti un racconto che aderisce agli schemi di questa società che sprona alla competizione e alla perfettibilità costante, impossibile da raggiungere. Nasce in seno alla notizia di una giovane influencer morta a causa di un Disturbo del Comportamento Alimentare. I media però hanno approfittato del fatto che la giovane donna seguisse una dieta vegetale crudista fruttariana (abbastanza squilibrata nell’apporto di nutrienti) per demonizzare in toto l’alimentazione vegana. La problematicità non stava soltanto nel racconto dei media ma anche nella difesa ad oltranza da parte delle persone che…

SULLE TRACCE DI M49 (Evento con Massimo FIlippi)

A meno di due mesi dall’alluvione che ha lasciato le sue profonde cicatrici nel territorio romagnolo, sentiamo l’urgenza di affrontare un argomento che ci offre la possibilità di riflettere sulla posizione antropocentrica della nostra specie e sulla necessità di ricollocarci per una condivisione dell’ambiente, abbandonando concetti come possesso e dominio.

RIVENDICARE IL LUTTO: un dolore legittimo che attraversa le specie

Quando si affronta la perdita di un individuo, le persone si trovano spesso a condividere lo stesso dolore, la stessa tristezza e la stessa vulnerabilità. Questo senso di comunanza nel dolore può portare a un’empatia reciproca e a una maggiore solidarietà tra chi ne è coinvolto. Il processo di elaborazione del lutto può anche rinforzare i legami preesistenti tra gli individui e portare alla formazione di nuove connessioni all’interno di una comunità o crearne di nuove.

IMMAGINATI IN UN MONDO CHE TI RENDE MERCE

Immagina di avere la possibilità di osservare uno scorcio di futuro. Sei nell’anno 2690, il mondo è sopravvissuto alla catastrofe climatica ma in compenso le diseguaglianze si sono acuite e alcune categorie umane hanno perso quei diritti che si pensava intoccabili:

Quale Liberazione Animale?

Si parla spesso di liberazione, ma siamo sicurə di avere ben chiara questa meta? Senza una meta ben delineata può risultare complesso anche lo sviluppo dei mezzi per raggiungerla.

MA(ia)LA TEMPORA CURRUNT

Nella retorica antropocentrica in chiave specista la vita degli altri animali vale quanto una qualsiasi merce barattabile con il denaro, salvo poi fare appello tramite una narrazione sentimentalista, per non dire pietista, quando quegli animali/oggetto rischiano di morire in modo diverso da quello pianificato.

LE MANI SULLA BIODIVERSITÀ

l selvatico è ciò che è libero, ciò che non risponde alle leggi dell’essere umano. Una bimba selvatica è una bimba poco educata e che non rispetta del tutto le convenzioni sociali.

E SE LA VEGAN STAR TI SI RIVOLTA CONTRO?

INTRODUZIONE (dal post pubblicato sui social)Questo post non nasce con l’intento di puntare il dito sulle “scelte personali” o sui temporanei “stili di vita/consumo” vegetali di persone più o meno note bensì sul fare una critica alla strategia individuale che utilizza il vegan vip di turno per convincere chi là fuori è parte della catena di sfruttamento degli altri animali.

Volantini contro il circo? Scaricali gratis

Dopo che il circo maya orfei-madagascar ha fatto richiesta per attendarsi a Viareggio, dal 29 Aprile al 7 Maggio, abbiamo anche noi organizzato assieme al Rifugio Alma Libre una manifestazione e un presidio fisso per tutta la durata dell’attendaggio e degli spettacoli dei circensi.

LIBERAZIONE SÌ… MA TOTALE!

In questa giornata di festa si celebra la Liberazione dell’Italia da un periodo buio per tutta l’umanità in cui l’ideologia nazifascista prese il sopravvento in Europa generando la seconda Guerra Mondiale. Cercheremo di fare un’analisi per capire come razzismo e specismo si intrecciano e in che modo queste oppressioni sono state rese talmente normali che le persone, in misura diversa, aderiscono senza metterle in discussione.

LIFE URSUS o come gli individui diventano prima profitto e poi problema da eradicare

18 Aprile 2023. È di oggi l’annuncio della cattura di JJ4, che rende ancora più necessaria una mobilitazione su tutti i fronti.Dopo aver intascato i soldi di Life Ursus, l’unico imperativo è nuovamente eradicare attraverso una visione antropocentrica e distruttrice, tappandosi le orecchie pur di non ascoltare tutti gli appelli fatti anche da chi con quegli orsi convive e chi ha perso un figlio.

ADOTTA UN AGNELLO… SFRUTTA UNA MADRE

Facciamo qualche considerazione riguardo la storia di ieri relativa alla pagina “Adotta Un agnello” che, in buona fede(?), si propone di “salvare” agnelli in collaborazione con il pastore che li fa nascere, senza che però quest’ultimo prenda in considerazione di cambiare mestiere o riconvertire l’attività.

SMINUIRE LA LOTTA PER RENDERLA INOFFENSIVA

L’8 Marzo è considerato un’occasione di festa. Riviste e social la dipingono insistentemente come una ricorrenza di cui goderne l’atmosfera lieta e da adornare con cene e regali. Ma l’8 marzo è un giorno di resistenza.

INTERVENTO DURANTE IL TALK “NON È UN PAESE PER DONNE”

Ieri sera alcune di noi assieme a Rifugio Alma Libre sono state presso il Teatro Fabbretti di Prato dove si è tenuto un incontro con Irene Facheris e Lorenzo Gasparini organizzato dal collettivo femminista Ipazia.

EROI SACRIFICABILI:O COME USIAMO L’OCCHIO ANTROPOCENTRICO PER GIUSTIFICARE IL SACRIFICIO DEGLI ALTRI ANIMALI

In una società che ci vuole tutte performanti, molto spesso ricattabili, in costante competizione e funzionali al profitto di qualcun altro, gli Animali di altra specie rientrano in quella categoria lavorativa a pagare lo scotto più alto per svariati motivi: il più evidente è quello dello svolgimento di un lavoro che non hanno richiesto di fare e che viene svolto unicamente per essere utile al datore di lavoro umano.

IL POTERE DI TRAMANDARE DEMOCRATICAMENTE VIOLENZA

L’attitudine al dominio è il perno su cui ruotano i pregiudizi nei confronti degli altri animali, e i pregiudizi sono corresponsabili o quantomeno fautori degli atteggiamenti specisti nei confronti degli animali non umani.

L’ANIMALE CHE DUNQUE SIAMO E CHE DISCRIMINIAMO

Abbiamo scritto il seguente testo che è stato letto prima alla Manifestazione di Viareggio e successivamente, con qualche rimaneggiamento, a quella di Firenze organizzata il 12 Febbraio da A4 assieme a vari rifugi (Alma Libre, Ippoasi, Ohana Rescue Family, Miletta, Capra Libera Tutti, Chico Mendes, Riserva Sparta) e associazioni (Mantova4Animals) e la redazione di Restiamo Animali. Le riflessioni nate in seno a questo testo nascono da un fatto di sangue avvenuto lo scorso dicembre in provincia di Lucca: tutte noi ricordiamo ancora quel giovane cinghiale ferito dopo un incidente stradale che, dopo essere stato recuperato dal fosso in cui era…

IL GOVERNO MELONI HA DECISO DI STERMINARE QUEGLI ANIMALI CHE NON GENERANO PROFITTO

Uno scenario sempre più atroce si prospetta per le specie selvatiche: la Commissione bilancio di Montecitorio ha infatti approvato un emendamento che consente la caccia nelle aree protette e in città, a prescindere dai divieti o dalla chiusura della stagione venatoria.

NON È UN PAESE PER CINGHIALI (E PER SELVATICI)

Dopo quanto accaduto venerdì 2 Dicembre 2022, a seguito della intollerabile uccisione del giovane cinghiale ferito a causa di un incidente stradale avvenuto a Pian di Mommio (LU), abbiamo ritenuto opportuno raccogliere idee e forze per manifestare il nostro dissenso verso un modus operandi cruento che tratta gli Altri Animali come oggetti di cui disporre senza tener conto della loro etologia e dei singoli casi specifici che di volta in volta andrebbero valutati, sempre nel rispetto della vita e della coabitazione tra animali umani e di Altra specie.

GLI ALTRI ANIMALI NON VOGLIONO UN SINDACATO,PRETENDONO LA LIBERTÀ

Questo articolo è stato scritto, e suddiviso in tre parti (per essere più fruibile sui social), dopo aver letto la notizia sul sito “Agrifood Today” in cui si incensavano le lodi per l’iniziativa intrapresa da una serie di allevatori che ha istituito “Il Sindacato degli animali lavoratori”.

LOTTARE PER LA LIBERTÀ DEI NOSTRI CORPI

In occasione della manifestazione organizzata da Non Una Di Meno a Prato, lo scorso 26 Novembre, ci è stato concesso uno spazio per parlare di quanto l’antispecismo sia necessario nella lotta all’antropocentrismo per gettare le basi di una giustizia sociale totale e multispecie.Nel video in basso il nostro intervento assieme alle attiviste del rifugio Alma Libre di Viareggio. #NUDM #NonUnaDiMenoPrato #Antispecismo #RifugioAlmaLibre #Femminismo #Femminicidio #FreeAnimals #RifugiAntispecisti #25Novembre #Vegan #Transfemminismo #Specismo

DOMINIO A LUNGA CONSERVAZIONE

Un litro di latte contro la violenza di genere. Coop Alleanza 3.0 inserisce il numero d’emergenza 1522 sulle bottiglie del latte in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

CI ASPETTAVAMO UN FINALE DIVERSO

(Sulla famiglia di cinghiali rinchiusa al Parco La Maggiolina)Abbiamo affisso questo cartello sulle inferriate del Parco a La Spezia dove Perla, Amara e i cuccioli sono state recluse per oltre due settimane e abbiamo usato questo concetto di nonviolenza per far comprendere alle persone, che si fermavano e non capivano tutta questa tenacia e sbattimento nel difendere “solo dei cinghiali”, quanto bisogno ci sia di ribaltare la mentalità antropocentrica e specista che trova nella morte degli Altri Animali l’unica soluzione plausibile ad un problema principalmente creato dall’umano.

QUANTO È UTILE ALLA CAUSA LA “PORNOGRAFIA DEL DOLORE”?

Crediamo che tantissime persone vegan, sicuramente la maggioranza (e noi siamo tra queste), abbiano cambiato il proprio sguardo sulla questione animale dopo aver visto un documentario o un servizio tv in cui venivano mostrate investigazioni all’interno dei luoghi di sfruttamento e morte, assistito a scene di violenza inaudita ai danni di chi ha come unica colpa quella di essere nato individuo di altra specie.

QUANDO L’ANIMALE SEI TU

È di poche ore fa la notizia che vede fatta “giustizia” nei confronti di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo 21enne italiano di origine capoverdiana pestato mortalmente dai fratelli Bianchi i quali sconteranno l’ergastolo (gli altri due complici hanno ricevuto 20 anni) nelle carceri romane.

I FLEXITARIAN SONO PIÙ SOSTENIBILI DI TE!

L’Eurispes è quell’Ente che ogni anno stila ricerche in vari ambiti sociali, politici ed economici, ed è quello strumento che tasta anche il polso della situazione vegan.

VERSO UNA SOCIETÀ A MACELLAZIONE ETICA

Quella che a prima vista sembra un’ottima notizia, e per tale persona che la racconta lo è, in realtà disvela un aspetto molto più complicata del semplice “passaparola” per diventare vegan o vegetalian: nonostante il lavoro massacrante, i traumi psichici e le dipendenze da sostanze a cui vanno incontro i lavoratori dei macelli di tutto il mondo c’è un fattore che forse viene ignorato.

L’INUTILITÀ DEI DILEMMI SPECISTI

Nella retorica consolidata della narrazione specista siamo abituate ad ascoltare ogni genere di scusa pur di appoggiare la violenza naturalizzata nei confronti degli altri animali. L’elenco è vasto e non staremo qui a mettere in fila tutte le obiezioni che variano dalla tradizione alla religione passando ad alcune più creative (evitiamo di riportarle per non fornire spunti per scusanti imbarazzanti).

MEGLIO UN CONIGLIO O UN BAMBINO?

La sperimentazione non è accettabile moralmente ed eticamente poiché ottiene informazioni attraverso l’inflizione del dolore su individui capaci di soffrire.Se questa affermazione vi ricorda qualcosa basta aprire un dizionario qualsiasi e cercare la parola “tortura”, tutti i risultati daranno più o meno questa definizione: “è un metodo di coercizione fisica o psicologica inflitta con il fine di punire o di estorcere delle informazioni o delle confessioni.”

DA ANIMALE A MACELLAIO (E ALLA FINE A RIMETTERCI SONO SEMPRE I REFERENTI ASSENTI)

È interessante notare come la politica di questi giorni adotti un linguaggio (in parte) specista per declassificare l’umano: accade che sui fatti in Russia prima il ministro Di Maio afferma, a proposito di Putin, “è peggio di un animale” e più o meno contemporaneamente il presidente americano Biden rincara la dose definendo il russo “un macellaio”.

IL RISCATTO DI UN ANIMALE NON È LIBERAZIONE

Per molte persone vegan e animaliste sembra diventata prassi comune quella di avviare una trattativa economica con allevatori e proprietari di mattatoi, una mediazione tra le parti che si è ormai consolidata come un tacito patto per cui io pago un riscatto e tu mi consegni 1, 2, 10 individui di altra specie che altrimenti avrebbero fatto una brutta fine.

COSÌ DISTANTI, INCREDIBILMENTE OPPRESSI (O COME ABBIAMO CREATO I DISPOSITIVI DI DISTANZIAMENTO)

Hai mai riflettuto su come potrebbe essere nata l’ideologia del dominio che ha portato gli esseri umani a sottomettere tutte le altre specie (compreso se stessi)?James Serpell, docente all’università della Pennsylvania, ha raggruppato quelli che definisce Dispositivi di distanziamento in 4 categorie: separazione, occultamento, distorsione e trasferimento della responsabilità, a cui abbiamo aggiunto la normalizzazione dello sfruttamento.

SE NON SOFFRI TI CANCELLO

In principio fu il vitello progettato senza corna per evitare, una volta cresciuto, di ferire se stesso i suoi simili e chi li allevava (anno 2015). Con l’avanzare del tempo però una branca di aziende dedite alla modificazione dei corpi non-umani ha iniziato a sviluppare teorie – che farebbero apparire Mary Shelley una dilettante in materia – secondo cui sarebbe possibile risistemare la genetica per dare vita a maiali che non arriveranno alla pubertà (così da non subire la castrazione), polli senza sistema nervoso, bovini privi di emozioni e altri animali depotenziati del proprio esperire la vita.

CUORE DI TENEBRA

Il 2022 si è aperto con l’ennesima notizia che attestava il dominio dell’umano sulle altre specie, nello specifico del caso di un uomo statunitense la cui unica speranza di vita era legata al cuore di un maiale. La scienza li chiama “xenotrapianti”, in realtà è soltanto un termine pulito per occultare una pratica disonesta e crudele: allevare un animale di altra specie al solo scopo di prelevare dal suo corpo organi vitali per dare la possibilità di vivere ad un essere umano.

#LOTTOMARZO ANTISPECISTA

Quest’anno l’8 marzo rendiamolo antispecista. Decostruiamo la visione antropocentrista del femminismo, che vede la donna umana come l’unica categoria oppressa.

ANIMALIZZAZIONE UMANA E OGGETTIFICAZIONE ANIMALE

Esiste una stretta correlazione tra animalizzazione umana e oggettivazione animale: da una parte troviamo processi mentali, totalmente interiorizzati, che ci spingono a paragonare gli esseri umani agli altri animali con l’intento di svilirli, e dall’altra la completa alienazione dei corpi delle altre specie dal ritenerli tali, pensati come pezzi, parti, tranci.