IL GOVERNO MELONI HA DECISO DI STERMINARE QUEGLI ANIMALI CHE NON GENERANO PROFITTO

Uno scenario sempre più atroce si prospetta per le specie selvatiche: la Commissione bilancio di Montecitorio ha infatti approvato un emendamento che consente la caccia nelle aree protette e in città, a prescindere dai divieti o dalla chiusura della stagione venatoria.

La proposta è di Fratelli d’Italia e prevede la possibilità di abbattere fauna selvatica sotto mentite spoglie di “motivi di sicurezza stradale” anche all’interno delle aree protette e urbane. Come ciliegina, i soggetti uccisi potranno anche essere consumati come pasto. Crolla anche quella ipocrita parvenza di pseudo tutela dei selvatici dunque, e a breve si definirà una nuova figura… quella del cacciatore urbano, legittimato dal governo ad amarsi e uccidere, spronandolo a proteggere giocando a fare il cecchino compatriota, anziché punirlo per il fatto di spezzare vite innocenti d’altra specie e mettere in pericolo anche l’incolumità della popolazione umana.

A certe persone, a certe lobby, a certe associazioni agricole, a certi politicanti spregiudicati, a certi cacciatori non bastava avere a disposizione periodi dell’anno dedicati all’uccisione dei selvatici, fino ad oggi relegati in luoghi lontani dai centri abitati, il nuovo governo ha deciso di fare di più e senza un benché minimo pudore e rispetto per la vita Altra, quella non-umana, si è spinto oltre e ieri ha presentato appunto l’emendamento che permetterà di sparare praticamente ovunque e a qualsiasi ora venga avvistato un cinghiale, una volpe, un lupo, un orso e tutti gli Altri Animali che vivono al limitare dei confini urbani i quali molto spesso scappano proprio dagli stessi luoghi in cui vivono perché assediati dall’Umano. Cercando un riparo momentaneo, spinti da fame e anche dalla curiosità del mondo fuori dal loro mondo, trovano invece una crocifissione creata ad arte che li rende facile bersaglio di quanti creano mostri da “abbattere” o “prelevare” facendo leva sull’ignoranza della comunità umana disinteressata alle altre specie.

Siamo fortemente disilluse nei confronti della scena politica odierna ma ci auspichiamo che tutte quelle personalità che in campagna elettorale hanno abbracciato la questione animale, promettendo riforme e rivoluzioni, possano quantomeno osteggiare il pensiero teriocida, di sterminio dei selvatici, di sterminio di quei corpi liberi che per qualcuno non sono profitto ma per altri invece sì e alla fine ci guadagnano sempre loro: cacciatori, agricoltori, allevatori ovvero categorie che per “natura” fanno profitto sulla pelle degli altri Animali.
Dicevamo, ci appelliamo a quelle personalità e gruppi politici sensibili alla causa, di non lasciare imbracciare il fucile a chi non ha alcun interesse a preservare la Natura (che per inteso non potrà mai essere preservata eradicando altri viventi a colpi di fucile o altra arma) ma da essa ne trarrà soltanto guadagno reiterando meccanismi che da un lato creano il “problema” e dall’altro dicono di poter risolverlo.

Vogliamo, e ci stiamo organizzando per portare in giro manifestazioni di dissenso e divulgazione su quella che può essere una reale coabitazione multispecie, allo stesso tempo smontando quella che è la campagna di terrore portata avanti da Coldiretti, associazioni venatorie, giornal(a)i a caccia dell’articolo acchiappalike e politica della prevaricazione.

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