Un’eterna Treblinka analizza, sulla base di un’ampia documentazione, la radice comune dello sfruttamento umano e animale, attraverso lo studio delle incredibili ma innegabili somiglianze tra il modo in cui i nazisti trattavano le loro vittime e il mondo in cui, nella società attuale, noi trattiamo gli animali.
Il titolo del libro prende spunto dallo spirito degli scritti yiddish di Isaac Bashevis Singer, e specificamente da un passo del suo racconto L’uomo che scriveva lettere, in cui si dice: ” Si sono convinti che l’uomo, il peggior trasgressore di tutte le specie, sia il vertice della crezione: tutti gli altri esseri viventi sono stati creati unicamente per procurargli cibo e pellame, per essere torturati e sterminati. Nei loro confronti tutti sono nazisti; per gli animali Treblinka dura in eterno”. (dal sito Editori Riuniti)