sulla cattiva strada

SULLA CATTIVA STRADA. IL LEGAME TRA VIOLENZA SUGLI ANIMALI E QUELLA SUGLI UMANI – ANNAMARIA MANZONI

Il male è tutto ciò che fa soffrire gli esseri senzienti: da questa banale considerazione, si snoda il tema del saggio, in cui l’autrice tocca temi uniti dal comune denominatore di avere come vittime della sofferenza inflitta gli animali non umani:

le crudeltà di cui loro sono oggetto non sono solo quelle frutto del sadismo individuale, ma anche tutte quelle inflitte a norma di legge nei luoghi del loro martirio: territori di caccia, macelli, laboratori di vivisezione, il dietro le quinte dei circhi. Si ricompone così il filo che unisce queste realtà a tutte le altre che hanno come vittime gli umani: territori di guerra, prigioni, ospedali psichiatrici giudiziari, metodi educativi autoritari. Il risultato è un affresco al negativo in cui diventano evidenti e innegabili le interconnessioni tra tutte le forme di violenza manifesta, legali o illegali che siano, che, come una ragnatela, si ampliano e si contagiano reciprocamente. Ma anche una possibilità di riscatto e di cambiamento, non volendo confondere ciò che è lecito con ciò che è giusto, perché l’ingiustizia resta tale anche se normata da tutte le leggi di questa terra. E con la speranza di superare il cronicizzato peccato mortale dell’esclusione degli altri animali. (dal sito Sonda)

sulla cattiva strada
La gravità sociale degli esiti della violenza su animali s’intuiva nei tempi antichi, dall’enunciazione stracitata di Ovidio Publio Nasone – «La crudeltà su animali è tirocinio di crudeltà verso gli uomini» -, che il medico, filosofo e teologo Albert Schweitzer riproporrà: «L’uomo non troverà la pace interiore, finché non imparerà a estendere la propria compassione a tutti gli esseri viventi»”. (Annamaria Manzoni)