SOTTO LA PELLE – MICHEL FABER (ROMANZO)

Una macchina percorre più volte al giorno una statale deserta nelle Highlands scozzesi. Alla guida c’è una donna, Isserley. Sembra che stia cercando qualcosa. All’improvviso nota sul ciglio della strada un giovane robusto seduto sul suo zaino, gli fa cenno di salire a bordo. Il ragazzo la ringrazia del passaggio, non ha motivo di diffidare di una bella ragazza dall’apparenza inoffensiva.

La fattoria in cui Isserley lo conduce è una base sotterranea, un labirinto di cucine, camere frigorifere e gabbie in cui altre prede attendono di essere macellate. Isserley appartiene a un’altra specie, che si definisce umana per distinguersi da quella dei “vodsel”, la razza inferiore che riempie le strade e le città e che il suo popolo usa come cibo. I Vodsel siamo noi. (dal sito di Einaudi)

“Le gabbie sembravano più luride e anguste di quanto ricordasse; le travi di legno erano infossate e sbrecciate, le reti sporche, incrostate di feci e altre scorie non ben identificate. E ovviamente il bestiame vi aggiungeva il proprio fetore e l’opprimente ammasso di carne, l’atmosfera umida creata dall’aria viziata. In tutto c’erano più di trenta vodsel ammassati, e per Isserley fu un vero shock: non aveva realizzato quanto avesse lavorato e con che costanza” (Michel Faber)