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SMONTARE LA GABBIA – NICCOLÒ BERTUZZI / MARCO REGGIO

Questa raccolta di saggi si propone di fornire una panoramica su alcune nuove frontiere interpellando collettivi, gruppi, studios* e attivist* che partecipano alla ricerca teorica e alle iniziative di questa galassia estremamente eterogenea.

Un testo volutamente situato e partigiano, ma attento a cogliere non solo il carattere specista delle società moderne (e dell’Italia contemporanea, in modo particolare) ma anche le criticità dello stesso movimento e delle sue numerose anime interne. L’approccio intersezionale che attraversa la raccolta di scritti si avvale delle esperienze di ricerca e attivismo che hanno saputo mettere in connessione, fra gli altri, Animal Studies, transfemminismo queer, istanze antirazziste e anticapitaliste, resistenza animale e sociologia dei movimenti per articolare un discorso antispecista schierato contro il qualunquismo di un certo animalismo di destra o comunque “spoliticizzato”. (dal sito Mimesis)

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L’animalizzazione resta, infatti, uno dei metodi più efficaci di umiliazione e giustificazione dello sfruttamento ai danni degli umani, oltre a rappresentare un fastidioso e scorretto uso di retoriche denigratorie tramite l’uso delle altre specie in modalità decontestualizzata. Si pensi all’uso dell’animale come insulto sessista (“oca”, “gallina”, “cagna”), all’immaginario razzista dell’altro come animale infestante (gli ebrei come “ratti” o i moderni migranti come parassiti e invasori), alla diffamazione dell’avversario politico tramite il ricorso all’identificazione con altre specie (i “maiali”, i “porci”, i “topi di fogna” che costellano le stesse retoriche anticapitaliste). Non una questione meramente linguistica, ma lo specchio di un sistema di dominio generalizzato che, a partire dal linguaggio e fino a forme più tangibili di sfruttamento, costruisce gabbie dentro cui sono imprigionati diversi tipi di soggetti, non solamente animali.” (Marco Reggio)