Questioni di specie

QUESTIONI DI SPECIE – MASSIMO FILIPPI

Questo libro non è, e non vuole essere, un altro manifesto antispecista ma, più modestamente, un contributo per porre le basi di un pensiero politico radicale in grado di mettersi all’ascolto di ciò che l’immenso dolore animale ha da dirci.

In risposta all’animalismo da talk show, questo libro sostiene una tesi molto chiara: lo sfruttamento e la messa a morte dei corpi animali sono parte integrante dell’ideologia e delle prassi di potere. La società in cui viviamo utilizza la carne dei non umani (e di chi a questi è equiparato) come materiale da costruzione per le sue architetture gerarchiche, al fine di riprodurre la struttura sacrificale su cui si erge. La risposta a questo orrore non può che tradursi in un antispecismo politico; un antispecismo che dovrebbe ibridarsi con le acquisizioni teoriche e pratiche degli altri movimenti di liberazione e, al contempo, guadagnare credibilità per smascherare l’antropocentrismo che in quelle acquisizioni si annida. Il movimento antispecista non è più chiamato a dimostrare l’inconfutabile sofferenza degli animali, ma a interrogarsi su come realizzare la liberazione dei corpi sensuali. È da qui che potrebbe prendere forma un movimento politico capace di non farsi assorbire nel ventre del sistema. (dal sito elèuthera)

Questioni di specie
Non parliamo forse di guerre e di stragi come carneficine? E delle ricadute delle sempre più aggressive operazioni finanziarie in termini di macelleria sociale? Non discutiamo, in maniera più o meno accesa, di come bisognerebbe allevare i figli? In quanti, quando usano queste espressioni, pensano fino in fondo al significato di ciò che dà pregnanza a quanto stanno dicendo? La rimozione, però, raggiunge il suo acme quando i non umani vengono fatti scomparire nel momento stesso in cui vengono chiamati in causa: solitamente si denuncia lo sfruttamento degli oppressi affermando che non dovrebbero essere trattati come animali.” (Massimo Filippi)