PAURA DEL PIANETA ANIMALE – JASON HRIBAL

L’osservazione costante e attenta di animali e gruppi di animali all’interno di zoo e altre strutture detentive ha consentito a Hribal di ridefinire il concetto di resistenza da una prospettiva animale fino a poter affermare che gli animali hanno consapevolezza e relazioni sociali e che la loro disobbedienza, ribellione, aggressività attiva o passiva, diffuse, frequenti e persistenti sono la dimostrazione di scelte determinate, resilienti.

Sono le azioni di attori politici che prendono il loro spazio per rivendicare desideri di libertà. Sfruttati e abusati in tutti i settori della vita sociale umana, gli animali hanno voce e volontà (per quanto soffocata) e stanno di fatto facendo la storia. Questo testo fa emergere questi atti quotidiani universalmente diffusi ma silenziati e distorti. Conoscere, osservare e interagire con il mondo animale, con le diverse società e individualità animali contribuirebbe a rivalutare e rendere effettivi valori come la solidarietà, la democrazia, la libertà. Contribuirebbe a far nascere una nuova cultura di co-esistenza e pace. (dal sito di Ortica Edizioni)

“Così i grandi saggi dell’Illuminismo affermarono la spietata supremazia dell’umanità sul regno animale. La visione materialistica della storia, e i terribili pistoni tecnologici ed economici che la spingevano, non lasciavano spazio all’anima o alla coscienza degli animali. Essi non erano più nostri compagni. Gli animali erano stati filosoficamente e letteralmente trasformati in risorse a scopi di sfruttamento, convertiti in oggetti destinati allo scambio, al lavoro, all’intrattenimento e all’alimentazione.
In modo conveniente per gli umani, i filosofi dell’età industriale dichiararono che gli animali non hanno consapevolezza della loro miserabile condizione, non essendo in grado di comprendere l’abuso, non avendo un’idea della sofferenza, non potendo sentire dolore. Quando gli animali in cattività mordevano, calpestavano o uccidevano i loro carcerieri umani, non si trattava di un atto di ribellione contro i maltrattamenti, ma semplicemente di un riflesso.”
(Jason Hribal)