In questi due anni di restrizioni e convivenza forzata con il Covid-19 abbiamo assistito ad un continua logica fallace da parte di Istituzioni, comunità scientifica, società civile e politica nei riguardi di quella che, all’unanimità, è stata definita come l’inizio dell’Era della Pandemie.
Tutti concentrati su come arrestare il virus attraverso una serie di periodici vaccini e nessuno che abbia pensato in che modo contrastare questa “pandemia” (e tutte le altre che verranno) attuando una politica di prevenzione che coinvolga il nostro strettissimo rapporto di dominio e oppressione verso le altre specie (compresa la nostra).
Non è la prima volta che uno “spillover” punisce gli umani per la crudeltà esercitata nei confronti degli Altri Animali. Crudeltà istituzionalizzata, resa normale da millenni di prassi specista che ha portato l’essere umano a convincersi di sedere nel giusto continuando a sfruttare gli individui non-umani per qualsiasi cosa ritenuta funzionale alla nostra vita. Focolai di influenze aviarie o suine si propagano ovunque: solo nell’ultimo periodo, nel veronese, 7 MILIONI di corpi Animali (tra polli, tacchini, galline) sono stati distrutti e centinaia di tonnellate di carcasse non riescono ad essere smaltite a causa della saturazione degli impianti. Non occorre un esperto per capire che le prossime pandemie di origine “animale” non partiranno da Wuhan bensì da tutti quei luoghi di sfruttamento e sofferenza che continuiamo ad alimentare per profitto, gola, comodità, tradizione, cultura.
L’Era delle Pandemia non avrà fine se la società specista non cambierà visione, le persone non-umane continueranno a pagarne il prezzo più alto mentre gli umani resteranno indifferenti (o minimizzeranno) pur di continuare a vivere in questa parvenza di benessere che in realtà ci tiene narcotizzati fino al termine dei nostri giorni.
FONTE (articolo sull’influenza aviaria in Veneto):