CUORE DI TENEBRA

Il 2022 si è aperto con l’ennesima notizia che attestava il dominio dell’umano sulle altre specie, nello specifico del caso di un uomo statunitense la cui unica speranza di vita era legata al cuore di un maiale. La scienza li chiama “xenotrapianti”, in realtà è soltanto un termine pulito per occultare una pratica disonesta e crudele: allevare un animale di altra specie al solo scopo di prelevare dal suo corpo organi vitali per dare la possibilità di vivere ad un essere umano.

Mors tua vita mea, diceva qualcuno, e invece a distanza di due mesi pure l’uomo è deceduto.
Purtroppo però la scienza non si è mai arresa davanti ai fallimenti ma anzi spesso vi si accanisce – perché tanto a subire violenza e a morire è qualcun altro la cui vita è ritenuta inferiore e sacrificabile – e nonostante l’insuccesso sono riusciti a trovare un “lato positivo” che consentirà di perseguire su questa strada la cui etica fin dal principio, è stata messa in un cassetto gettando via la chiave, così da giustificare qualsiasi aberrazione immolandola sull’altare del progresso e del “benessere umano”, arrivando a considerare i corpi di altre specie alla maniera di Cartesio ovvero macchine “progettate” per avere una riserva di organi di cui disporre in modo continuativo e illimitato, come fossero appunto pezzi di ricambio per guarire le malattie e i “guasti” del corpo umano.
In questo caso però la natura si è ribellata a questa logica dominante, ristabilendo i limiti che troppo spesso vengono oltrepassati, complice la fallace convinzione che tutto ci è concesso. Sarebbe consolante pensare che il fallimento potesse servire da futuro deterrente, ma è più probabile che invece non farà altro che spingere ulteriormente verso la mercificazione sempre maggiore dei corpi degli altri animali.

Poco importa se questi esperimenti possano avere la parvenza di un successo o meno: immolare individui, senza che questi diano il proprio consenso a procedere, per salvarne altri deve essere considerato inammissibile.

Qui il link al post precedente – Qui l’articolo sullo xenotrapianto.

Artwork: José Luis Galvan